Nata/Born il 29.04.2018 a 03 24 (blue spotted bicolour) Padre/Father: Maddox Sirkad *PL Madre/Mother: Adél de la Quebrada del Yuro Allevatore/Breeder: Anna Maria Castiglioni GSD IV: Negativa/Negative PK-Def: Negativo/Negative
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Diva de la Quebrada del Yuro
NFO a 03 24 – Blue spotted tabby & white
DATA
ESPOSIZIONE
GIUDICE
RISULTATO
13.10.2019
World Show Forlì
Eva Kalman
Ex1 – Nom Bis – Best Opposite Sex – CAC 1
Tetsuo Moochieland
NFO a 23 – blu tabby mackerel
DATA
ESPOSIZIONE
GIUDICE
RISULTATO
13.10.2019
World Show Forlì
Pavel Rudov
Ex1 – Nom Bis – CAC 1
Per sua natura, il Gatto Norvegese delle Foreste è un animale che ben si adatta all’ambiente in cui vive, affezionandosi più ai componenti della famiglia – della quale entra a far parte fin dal primo giorno – che alla casa in sè. Se ben socializzato, un cucciolo di Norvegese delle Foreste non avrà alcun problema ad inserirsi anche se nell’ambito famigliare siano presenti altri animali (cani, gatti, conigli etc) a patto che questi non siano aggressivi verso di lui. Per la mia esperienza, il cucciolo di Norvegese delle Foreste è portato a socializzare immediatamente con gli animali della sua nuova famiglia e – dove non trovasse corrispondenza – riesce sempre a ricavarsi i suoi spazi, rispettando quelli altrui. Questo avviene sempre con i cuccioli del mio Allevamento perchè vengono fin da piccoli abituati a convivere con altri gatti adulti, alcuni dei quali non amano molto la loro vivacità ed irruenza, insegnando loro a rispettare le gerarchie.
Il lavoro più importante che mamma gatta e l’allevatore fanno insieme a partire dalle 3 settimane di vita, è quello che io chiamo “percorso di crescita”. E’ un percorso che prevede vari stadi tra i quali: il gioco come apprendimento (che in genere fa la mamma), l’incontro con nuovi componenti della famiglia (gatti adulti a cui piace giocare coi cuccioli e gatti adulti che non amano i loro “dispetti”), l’incontro con i bambini (sempre sotto il controllo della mamma ed il mio), l’esposizione a suoni e rumori estranei (televisione, radio, aspirapolvere…insomma tutti i rumori quotidiani di una casa), indossare la pettorina per abituarsi in un secondo tempo al guinzaglio e – tempo permettendo – l’impatto con il giardino e quindi l’ambiente esterno, con i suoi odori ed i suoi rumori. Ciò porta i cuccioli a sviluppare una propria consapevolezza e sicurezza che li rende estremamente autonomi e sicuri di sè stessi. Tutto questo viene fatto molto gradualmente e quindi copre un periodo che dura circa un paio di mesi. In ogni caso – in natura – la mamma gatta rifiuta e scaccia i suoi piccoli intorno alle 12 settimane, ritenendo di aver dato loro tutti gli strumenti per affrontare la vita in completa autonomia. E’ perciò buona norma, per portare a casa un cucciolo equilibrato e sereno, saper aspettare almeno tre mesi prima di spostarlo dall’allevamento.
Il lavoro più importante che mamma gatta e l’allevatore fanno insieme a partire dalle 3 settimane di vita, è quello che io chiamo “percorso di crescita”. E’ un percorso che prevede vari stadi tra i quali: il gioco come apprendimento (che in genere fa la mamma), l’incontro con nuovi componenti della famiglia (gatti adulti a cui piace giocare coi cuccioli e gatti adulti che non amano i loro “dispetti”), l’incontro con i bambini (sempre sotto il controllo della mamma ed il mio), l’esposizione a suoni e rumori estranei (televisione, radio, aspirapolvere…insomma tutti i rumori quotidiani di una casa), indossare la pettorina per abituarsi in un secondo tempo al guinzaglio e – tempo permettendo – l’impatto con il giardino e quindi l’ambiente esterno, con i suoi odori ed i suoi rumori. Ciò porta i cuccioli a sviluppare una propria consapevolezza e sicurezza che li rende estremamente autonomi e sicuri di sè stessi. Tutto questo viene fatto molto gradualmente e quindi copre un periodo che dura circa un paio di mesi. In ogni caso – in natura – la mamma gatta rifiuta e scaccia i suoi piccoli intorno alle 12 settimane, ritenendo di aver dato loro tutti gli strumenti per affrontare la vita in completa autonomia. E’ perciò buona norma, per portare a casa un cucciolo equilibrato e sereno, saper aspettare almeno tre mesi prima di spostarlo dall’allevamento.
Vorrei cercare di rendervi più chiara la differenza che esiste tra i diversi prezzi di cuccioli di Gatto Norvegese delle Foreste che si trovano sul web e soprattutto il perché. Se desideriamo acquistare un prodotto di qualità stiamo attenti ai minimi dettagli e naturalmente ci rendiamo conto che il suo prezzo è nettamente superiore ad un oggetto fatto in serie e siamo disposti a pagare di più proprio per ottenere la qualità. Ma quando si paragonano i prezzi di vendita di un cucciolo spesso non si presta attenzione alle differenze sostanziali che esistono tra una offerta e l’altra. Se cerchiamo di fare due conti sarà assolutamente chiaro che chi “svende” un cucciolo, oggi come oggi, non può essere considerato un allevatore e sta tagliando su tantissime spese. Queste persone non acquistano riproduttori di alta genealogia, non utilizzano cibo di qualità, non fanno test sanitari regolari sui loro riproduttori, la socializzazione dei cuccioli non è presa minimamente in considerazione e raramente consegnano un contratto e un pedigree (leggi qui), scomparendo dalla circolazione dopo la consegna del piccolo. Questo spesso porta ad avere problemi sia di salute che comportamentali, che il nuovo proprietario non riesce a gestire da solo, ma deve ricorrere ad un veterinario, affrontando spese considerevoli. La mia filosofia invece è che dal momento che il cucciolo lascia l’allevamento, nasce un rapporto di completa disponibilità verso i nuovi “conviventi”, fatto di consigli e di informazioni quando mi vengano richiesti. SEMPRE. Il costo di un cucciolo, allevato con tutte e le cure e proveniente da genitori testati per malattie genetiche ed infettive, parte da 800 euro e può arrivare a più di 1.000 euro. Il prezzo di un cucciolo va quindi valutato in base al lavoro complessivo che c’è dietro al singolo esemplare, non solo all’alimentazione ed ai vaccini: c’è un lavoro personale notevole, una cura e una dedizione totale sia agli adulti che ai più piccoli.
Ogni cucciolo del mio allevamento possiede il pedigree (certificato genealogico) sia che venga ceduto per compagnia, sia per allevamento poiché questo è l’unico documento in grado di attestare l’appartenenza di un gatto ad una determinata razza, pertanto, esso costituisce il suo “albero genealogico”, indispensabile per determinare la sua reale discendenza da altri Gatti Norvegesi delle Foreste da almeno quattro generazioni. Diffidate da chi vi vende un cucciolosenza pedigree perchè non potrete mai avere la certezza di aver acquistato un cucciolo di pura razza. Un gatto di razza può costare una cifra rilevante: perché allora non chiedere l’unico documento che attesta e garantisce che non siete stati ingannati? Alcuni credono che un gatto di razza, ma meno bello, non meriti un certificato genealogico: falso. Il certificato genealogico non attesta la bellezza del singolo gatto, ma la purezza della genealogia e il rispetto della legge da parte dell’allevatore. Dunque non c’è motivo per il quale un gattino, magari meno bello dei suoi fratelli, sia ceduto senza Certificato Genealogico: le sue linee sono pure tanto quanto quelle degli altri cuccioli e i protocolli secondo i quali è stato allevato sono gli stessi!
Inoltre il costo all’allevatore non incide in modo particolarmente influente.
Un certificato genealogico in Italia costa dai 15 ai 25 euro pertanto non si può certo affermare che la cifra sia così alta da giustificare l’allevatore che cede cuccioli senza pedigree: da ciò si deduce che chi vi propone uno sconto del 50% sul prezzo del cucciolo senza pedigree, lo fa solo perchè (non essendo un allevatore) NON PUO’ PRODURLO
Per finire, per la legislazione italiana vieta la vendita di animali proposti come “di razza”, senza che questa qualità sia attestata dal pedigree, è vietata dal D.L. 529/92, che recepisce la Direttiva Europea 91/174/CEE relativa alle condizioni zootecniche e genealogiche che disciplinano la commercializzazione degli animali di razza ed è sanzionata con multe che vanno dai 10.000 ai 60.000 euro